Il Castello di Acquafredda
Origine
Il castello di Acquafredda (Castrum Acquae Frigidae, per i siliquesi su casteddu ‘ecciu ) si erge solitario, poco distante dal paese di Siliqua, sulla cima di un cono vulcanico, a circa 253 metri sul livello del mare; le sue imponenti rovine ''si elevano in altezza a prolungamento dell'insolita emergenza rocciosa che domina tutta la piana. Tre lati guardano su strapiombi vertiginosi mentre il quarto digrada sul ripido pendio settentrionale discendendo verso il paese di Siliqua''.
Il Castello di Acquafredda Mastio visto da sud-ovest
Collegato a vista ai manieri di Gioiosaguardia a Villamassargia, di Baratuli a Monastir e di San Michele a Cagliari, deve il nome alla sorgente d'acqua freschissima che sgorga dagli anfratti della collina.
La sua struttura, la sua posizione strategica, alcune tracce di costruzioni e documenti quali la citata bolla di papa Gregorio IX del 1238, dimostrano che la sua origine risalga all'epoca giudicale.
Vista del Castello dall'alto
Vista panoramica del Castello
Castello visto da sud
Note
I brani citati, salvo diversa indicazione, sono tratti dallo studio di Pinuccia F. Simbula, 'Il castello di Acquafredda: appunti sulla vita quotidiana in una fortezza sarda nel trecento' pubblicato nel numero 18 dei ''Quaderni Bolotanesi'', pagg. 265-298 e dall'articolo 'La vita quotidiana nel castello di Acquafredda', contenuto ne 'Il Castello di Acquafredda' di Foiso Fois, Gallizzi, Sassari, 1961.
Link di riferimento
http://www.castellodiacquafredda.com/
Documenti allegati
Titolo | Formato | Peso |
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Il castello di Acquafredda | ![]() |
1250 kb |
Strumenti di utilità
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